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Intelligenza artificiale (AI) e Sanità – Cosa cambia in chirurgia – 12 marzo 2024

Intelligenza artificiale (AI) e Sanità
Cosa cambia in chirurgia
L’AI è un termine generico che si riferisce a sistemi o macchine ( machine learning) che imitano
l’intelligenza umana. Non è un concetto nuovo, basti pensare che già nel 1959 uno scienziato
americano, A. L. Samuel, studiava l’apprendimento automatico delle macchine ( machine
learning) cioè di computer con la capacità di imparare senza essere programmati.
Oggi, tra le varie applicazioni, la AI sta dimostrando di poter avere una vera e propria “ forza
trasformativa” nel campo medico, ridefinendo il modo in cui facciamo le diagnosi, sorvegliamo le
malattie, trattiamo le diverse patologie e, perfino, come organizziamo l’assistenza sanitaria.
Una delle tante applicazioni su cui la ricerca sta attivamente lavorando è la terapia dei tumori e
nello specifico la chirurgia, che mira alla realizzazione di una sorta di chirurgia di precisione e
personalizzata, paziente per paziente.
Prendiamo ad esempio il carcinoma della prostata: quale è la situazione oggi?
Per quanti sforzi si stiano facendo nel mondo per rendere gli interventi sempre meno invasivi nel
rispetto della QofL, le “ Guidelines on prostate cancer” dell’Associazione Europea di Urologia
( 2023) citano testualmente “ In un trial randomizzato di fase III, la RARP ( robot) non mostra
significativi vantaggi verso la tecnica laparoscopica o open per quanto riguarda i risultati
funzionali e oncologici”, vale a dire in termini di continenza, erezione e radicalità.
In uno studio pubblicato sulla rivista “ JAMA Oncology” del 2020, gli Autori hanno esaminato la
sopravvivenza di pazienti operati per tumore di prostata con chirurgia robotica o non robotica,
concludendo che non ci sono vantaggi tra una tipologia di intervento e l’altra.
Quindi la tecnica chirurgica, pur essendo sempre più “ moderna”, non consente ancora oggi di
eliminare del tutto alcune disfunzioni funzionali conseguenti all’intervento che , pur in una
percentuale ridotta, possono impattare sulla QofL.
La ricerca che oggi si avvale dell’AI, sta quindi cercando nuove vie per rendere la chirurgia
robotizzata realmente competitiva, in grado davvero di trattare la malattia neoplastica senza
compromissione di funzioni fondamentali per l’uomo.
Il mantenimento di tali funzioni dipende da molti fattori, alcuni dei quali sono: età, costituzione
fisica, pregressi interventi pelvici, tecnica chirurgica utilizzata
(rispetto delle vie anatomiche durante la dissezione, tecnica nerve-sparing, lunghezza dell’uretra
conservata, ev sospensione dell’anastomosi) etc, ma anche dipende probabilmente dalla
presenza di varianti anatomiche ( ancora oggi non perfettamente note) per cui la distribuzione dei
nervi pelvici nei diversi pazienti, può essere differente da quella classica nota.
L’impiego dell’AI può, a questo proposito, consentire una maggiore conoscenza dell’anatomia
della ghiandola prostatica, creando un “ gemello digitale” (digital twin) con l’imaging in 3D, in
modo da poter studiare, con milioni di dati inseriti provenienti anche da studi settori, tutte le
implicazioni e tutte le varianti anatomiche in grado di influenzare la fisiopatologia della continenza
e dell’erezione.
Le conoscenze anatomiche di oggi, che risalgono fondamentalmente agli studi di Walsh del
1980, stanno quindi per essere sopravanzate da studi di anatomia digitale e di RMN in 3D; i
risultati raccolti ed elaborati in algoritmi, provvederanno a guidare l’intervento personalizzato in
quel preciso paziente, nel quale il robot riconoscerà le vie anatomiche da preservare, agendo
come un vero e proprio “navigatore” che guiderà il Chirurgo nella chirurgia di precisione.
Fantascienza? No, stiamo già assistendo ad automatismi ( guida autonoma ) in diversi campi
della vita odierna e tali automatismi sono sempre più affidabili e presto ci troveremo immersi in
una realtà vera non più virtuale.
Intanto possiamo ancora affidarci al Chirurgo di fiducia.
M Bellina
Referenze:
Jama Oncology, settembre 2020
Guidelines on Prostate Cancer 2023 Depart: Radiol. Basel, Eur Urol suppl. 2023
AnatoVERSO. La realtà virtuale nell’insegnamento dell’anatomia umana, R Meroni, Dipartimento
di fisioterapia Lunex ( University in Lussemburgo), aprile 202